Parto e …riparto! Risponde la nostra esperta la Dott.ssa Emiliana Maddaloni

Esigenza primaria di ogni donna: riprendere la forma fisica dopo la gravidanza e ripartire con il ritmo di nove mesi prima.  Come è possibile? Lo abbiamo chiesto in questa intervista alla Dott.ssa Emiliana Maddaloni, consulente e responsabile scientifica VIP Center, laureata in Scienze Motorie, Fisioterapista, Osteopata, Chinesiologa, Massaggiatrice professionale.

1) Dott.ssa Emiliana Maddaloni, un piano di recupero post-parto come deve essere programmato?

Prima di tutto occorre tenere in considerazione alcuni fattori determinanti:

• Livello di condizione atletica prima della gravidanza
• Quantità di chilogrammi accumulati ed eventuale sovrappeso presente prima della gravidanza
• Tipologia di parto
• Tipologia di allattamento
• Obiettivi che si intende raggiungere

2) Ciò vuol dire che una neomamma che svolgeva già una discreta attività fisica prima della gravidanza riuscirà a recuperare la forma fisica in minor tempo e con meno sacrifici?

Certo, lavorare con donne che non hanno mai svolto un’attività sportiva regolare è più difficile in quanto è necessario prima costruire uno schema corporeo e poi incrementare la sensibilità nei confronti delle informazioni che provengono dall’organismo. Quindi il primo consiglio è quello di tenersi comunque in forma indipendentemente dalle esigenze che possono scaturire da un post parto piuttosto che da un riposo forzato.

3) Cosa dovrebbe comprendere un buon programma di “remise in forme”?

In prima battuta si effettua un’accurata valutazione per determinare le tempistiche e le metodiche

• Massaggi
• Alimentazione
• Allenamento personalizzato post parto

Nessuno di questi trattamenti ha controindicazioni assolute, ciò che è importante è la tempistica e la modalità con cui vengono proposti. In modo particolare:

• Massaggi: i tessuti che per mesi sono stati sottoposti ad un elevato stress a causa dell’accumulo di adiposità e di liquidi, beneficiano del massaggio specifico per la problematica da trattare. Molto importante è anche il massaggio di scollamento per la cicatrice nel caso di parto cesareo che dovrebbe essere iniziato circa un mese dopo. Lo stesso vale per la cicatrice da episiotomia spesso trascurata. 

• Alimentazione: controllare l’alimentazione non vuol dire iniziare una dieta ferrea, poiché sia la gravidanza che l’allattamento possono portare a squilibri nutrizionali, ma è importante fin da subito eliminare le cattive abitudini alimentari che in alcuni casi ci si è concessi in gravidanza. Per chi allatta è utile sapere che il fabbisogno calorico è circa di 600 kcal superiore rispetto il proprio fabbisogno in stato di normalità, quindi si può sfruttare questo periodo per adattare gradualmente il proprio corpo ad un regime via via più restrittivo. Poichè i primi 3 mesi possono essere difficili per la neo mamma, non tralasciare l’aspetto psicologico: se la dieta diventa ulteriore motivo di stress è necessario rimandare l’inizio della dieta stessa.
• Allenamento personalizzato post parto  Per quanto riguarda l’attività fisica sono necessari alcuni accorgimenti e comunque dopo 40 giorni dal parto, non prima.

 4) Accorgimenti che dipendono dal tipo di parto?

Esatto, la prima distinzione da fare è proprio questa.

1) le donne che subiscono un cesareo hanno una ripresa lievemente più lenta, soprattutto a causa della cicatrice chirurgica; iniziare con il lavoro aerobico, anche solo con passeggiate partendo da 15 minuti, poi 30 e arrivare a  60 minuti con il tempo, senza esagerare e ascoltando il proprio corpo. Solo successivamente introdurre lavori più intensi di tonificazione muscolare in quanto è consigliabile non sollecitare con sovraccarichi la struttura per i primi 3 mesi.

2) Per chi ha avuto un parto naturale invece i tempi sono relativi alle proprie sensazioni e al proprio livello di allenamento. Un altro consiglio per coloro che hanno partorito naturalmente è di non tralasciare, almeno per il primo trimestre, uno specifico lavoro per i muscoli del perineo.

3) Mentre l’allattamento in che modo influenza la tipologia di allenamento da fare? Se la madre allatta il proprio bambino deve prestare attenzione al momento della giornata in cui si allena in quanto ci vogliono circa 40 minuti affinché il lattato prodotto durante l’attività fisica sia riassorbito completamente, quindi è consigliabile allattare a circa 1 ora dall’allenamento. Inoltre l’allenamento, come già detto per l’alimentazione, non deve essere motivo di stress bensì di benessere, in quanto risente dello stato psicologico della madre.

4) Una seduta di allenamento ottimale cosa dovrebbe comprendere? Dovrebbe comprendere lavoro cardiovascolare con cardio-frequenzimetro per poter monitorare la frequenza cardiaca e di conseguenza poter progressivamente aumentare l’intensità di allenamento ( rispettando i tempi indicati prima): lavori di muscolazione per i grandi distretti muscolare con metodiche di allenamento differenziati che non comportino ipertrofia muscolare in quanto i sistemi artero venoso-linfatici che si stanno riadattando verrebbero ulteriormente collassati.

Ad entrambi i precedenti lavori, l’abbinamento del Metodo VIP Center e degli Acceleratori metabolici garantisce sia la possibilità di trattare in modo specifico zone del corpo che hanno accumulato maggiore adiposità come pancia e fianchi, sia di accelerare il metabolismo e di conseguenza perdere più rapidamente i kg accumulati con la gravidanza.  Si possono iniziare Sedute Metaboliche VIP Center a partire da circa  3 mesi dal parto ( ogni caso va comunque analizzato dai responsabili tecnici del centro) e l’utilizzo della tecnologia EMS del Metodo VIP Center accelera il processo di recupero della tonicità dei tessuti.

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