Cattiva digestione? Ecco perché.

Le abitudini alimentari dei paesi occidentali sono spesso responsabili di molte patologie, alcune molto gravi(tumori, diabete, arteriosclerosi, ipertensione..) altre più lievi come le malattie da raffreddamento o la cefalea. Quest’ultima è un campanello di allarme che ci indica che stiamo compiendo errori. Una digestione difficile ha spesso rapporto con un mal di testa. Frequentemente i motivi sono:
* Cibi mal cucinati: fritti o addizionati con panna o altri grassi, eccessivamente elaborati; cibi precotti e quindi riscaldati più volte.
* Pasto troppo abbondante: è molto frequente che si mangi non per fame, ma per abitudine, ingordigia, stress, ansia, mancanza di riflessione sui meccanismi che regolano il nostri corpo. L’eccesso di cibo porta perciò ad un “ingorgo digestivo”.
*La vita frenetica e la conseguente diffusione del “fast food” hanno complicato ulteriormente le cose: si riduce l’atto del nutrirsi all’introduzione velocissima di alimenti senza prestare importanza alla masticazione.Il cibo non masticato, ma deglutito a grossi bocconi richiede un impegno sproporzionato allo stomaco e all’apparato digestivo.
* I diversi tipi dei cibi non vengono digeriti tutti nello stesso modo e negli stessi tempi dal nostro intestino. La trasformazione del cibo grezzo in sostanze nutritive avviene in bocca, nello stomaco e nell’intestino tenue ad opera di enzimi (cioè sostanze che rompono i legami fra i costituenti dell’alimento).Gli enzimi sono molti e agiscono in maniera e in ambiente specifico. per questo motivo è necessario combinare gli alimenti tenendo conto non solo del nostro gusto ma anche delle esigenze enzimatico-digestive, affinché l’utilizzazione dei cibi sia ottimale. I residui degli alimenti innescano processi fermentativi e putrefattivi con sviluppo di gas e sostanze tossiche che vengono riassorbiti e determina una intossicazione con indebolimento delle difese organiche (per questo sono più frequenti malattie come faringiti, tonsilliti, bronchiti, cistiti, vaginiti etc..) e segni di malessere (cefalea, bocca impastata, gonfiore addominale..).
* I prodotti industriali sono raffinati e pieni di additivi. Moltissimi sono i prodotti che non hanno nessuna possibilità di essere metabolizzati dal nostro organismo e si accumulano nel nostro corpo; altre sostanze invece interferiscono sul normale funzionamento dell’organismo provocando alterazioni della flora batterica, allergie, carenze vitaminiche e minerali, mutazioni cellulari etc…

Quando si mangia bisogna tenere presente tutti questi fattori e bisogna cogliere i segnali di malessere che il nostro corpo ci manda per poter cambiare lo stile alimentare in modo sempre più salutare. Ricordiamoci che l’alimentazione e l’attività fisica sono i principali fattori che determinano la nostra salute e di cui siamo pienamente responsabili.

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Cattiva digestione? Ecco perché.

Le abitudini alimentari dei paesi occidentali sono spesso responsabili di molte patologie, alcune molto gravi(tumori, diabete, arteriosclerosi, ipertensione..) altre più lievi come le malattie da raffreddamento o la cefalea. Quest’ultima è un campanello di allarme che ci indica che stiamo compiendo errori. Una digestione difficile ha spesso rapporto con un mal di testa. Frequentemente i motivi sono:
* Cibi mal cucinati: fritti o addizionati con panna o altri grassi, eccessivamente elaborati; cibi precotti e quindi riscaldati più volte.
* Pasto troppo abbondante: è molto frequente che si mangi non per fame, ma per abitudine, ingordigia, stress, ansia, mancanza di riflessione sui meccanismi che regolano il nostri corpo. L’eccesso di cibo porta perciò ad un “ingorgo digestivo”.
*La vita frenetica e la conseguente diffusione del “fast food” hanno complicato ulteriormente le cose: si riduce l’atto del nutrirsi all’introduzione velocissima di alimenti senza prestare importanza alla masticazione.Il cibo non masticato, ma deglutito a grossi bocconi richiede un impegno sproporzionato allo stomaco e all’apparato digestivo.
* I diversi tipi dei cibi non vengono digeriti tutti nello stesso modo e negli stessi tempi dal nostro intestino. La trasformazione del cibo grezzo in sostanze nutritive avviene in bocca, nello stomaco e nell’intestino tenue ad opera di enzimi (cioè sostanze che rompono i legami fra i costituenti dell’alimento).Gli enzimi sono molti e agiscono in maniera e in ambiente specifico. per questo motivo è necessario combinare gli alimenti tenendo conto non solo del nostro gusto ma anche delle esigenze enzimatico-digestive, affinché l’utilizzazione dei cibi sia ottimale. I residui degli alimenti innescano processi fermentativi e putrefattivi con sviluppo di gas e sostanze tossiche che vengono riassorbiti e determina una intossicazione con indebolimento delle difese organiche (per questo sono più frequenti malattie come faringiti, tonsilliti, bronchiti, cistiti, vaginiti etc..) e segni di malessere (cefalea, bocca impastata, gonfiore addominale..).
* I prodotti industriali sono raffinati e pieni di additivi. Moltissimi sono i prodotti che non hanno nessuna possibilità di essere metabolizzati dal nostro organismo e si accumulano nel nostro corpo; altre sostanze invece interferiscono sul normale funzionamento dell’organismo provocando alterazioni della flora batterica, allergie, carenze vitaminiche e minerali, mutazioni cellulari etc…

Quando si mangia bisogna tenere presente tutti questi fattori e bisogna cogliere i segnali di malessere che il nostro corpo ci manda per poter cambiare lo stile alimentare in modo sempre più salutare. Ricordiamoci che l’alimentazione e l’attività fisica sono i principali fattori che determinano la nostra salute e di cui siamo pienamente responsabili.

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